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Charles Sanders
Charles Sanders

Il Nido Dello Storno ~UPD~



Lilly e Jack sono una coppia impegnata nell'affrontare la prematura scomparsa della loro figlia. Jack si ritroverà rinchiuso in una clinica psichiatrica, mentre Lilly si ritrova a casa da sola a gestire i propri sentimenti con difficoltà. Lilly sta cercando di tenere duro per il ritorno di Jack dalla struttura. Impiegata in un negozio di alimentari, lavora per mantenere la proprietà della sua famiglia. Come se i problemi di Lilly non fossero abbastanza gravi, uno storno il cui nido è su un albero nel suo cortile inizia a molestarla e ad attaccarla e lei diventa ossessionata dall'idea di fermarlo.




Il nido dello storno



Il 24 settembre su Netflix è uscito Il nido dello storno - The Starling, secondo film dell'anno su Netflix (dopo Thunderforce) con Melissa McCarthy, che di recente è stata anche tra le protagoniste di una delle serie tv più apprezzate degli ultimi mesi, Nine Perfect Strangers.


Nonostante tutti questi nomi, Il nido dello storno è volato via in fretta dalla top 10 dei titoli più visti in Italia su Netflix. Non solo: sui siti americani di aggregatori di recensioni come Rotten Tomatoes e Metacritic, The Starling ha messo d'accordo quasi tutti in senso negativo, con critiche spietate e forse troppo severe. Ma prima di esprimere il nostro giudizio, riassumiamo brevemente la trama del film.


Lilly, infatti, è una donna di ferro: lavora in un supermercato, va a trovare il marito una volta a settimana per gli incontri di gruppo e individuali, e per non pensare troppo al dolore decide anche che è il caso di ripristinare l'orto in giardino, invaso dalle erbacce e devastato dall'incuria. Ma siccome il destino quando si accanisce sa essere davvero esasperante, ai già gravi problemi di Lilly si aggiunge un fastidioso uccellino, uno storno che ha il nido nell'albero del giardino dei Maynard e che, per difendere il suo territorio, inizia ad aggredire e beccare furiosamente la povera Lilly.


"Ci sono andati con la mano pesante sul melodramma", "sembra un film scritto da un software sperimentale", "a nessuno interessa cosa rappresenta lo storno": queste sono alcune delle critiche rivolte a Il nido dello storno, un film giudicato troppo sentimentale ma anche largamente incomprensibile. E - piccola curiosità - con un percorso anche tortuoso, visto che dieci anni fa fu inserito nella lista dei migliori soggetti mai diventati film, prima di essere avviato alla produzione nel 2017.


A riguardo, dobbiamo dire una cosa che abbiamo già detto per Mio fratello, mia sorella e che vale a maggior ragione in questo caso: se avete dei figli piccoli, e siete particolarmente sensibili, la visione di Il nido dello storno potrebbe essere un'esperienza straziante, da evitare. Guardate altro, nel caso.


A rimetterci ovviamente è il cast artistico, fatto di ottimi interpreti a partire dalla McCarthy fino ad arrivare ad un sempre efficace Kevin Kline, e in cui figura persino Laura Harrier nelle insoliti vesti di semicomparsa. Talenti sprecati al servizio di un film che cerca di trattare le emozioni con razionalità, col risultato di allontanarci sempre di più dalla storia, come uno storno a cui è stato distrutto il proprio nido.


Vi è piaciuto questo articolo sul monologo di Jack in Il nido dello storno? Trovate articoli simili nella sezione del blog non son solo film dedicata alle curiosità.


Il dolore per la perdita di una persona amata è un'esperienza molto comune che nel corso del tempo il cinema ha declinato in varie forme. Dai traumi privati e collettivi vissuti a causa del Covid-19 è nato Il nido dello storno, il terzo lungometraggio di Ted Melfi.


Quando un aggressivo uccellino territoriale (lo storno del titolo) la disturba continuando a fare il nido in un albero nel suo terreno, Lilly è costretta a sentire un veterinario per capire come liberarsi del volatile. Preoccupata per il suo stato di salute, un counsellor della clinica di Jack le suggerisce di rivolgersi a Larry (Kline), un bizzarro terapeuta dal passato tormentato che ha abbandonato la psicologia per diventare veterinario.


Lilly è una che non molla, ma senza un po' di cura di sé tutti gli sforzi che fa per prendersi cura degli altri potrebbero rivelarsi vani. Saranno proprio l'amicizia con Larry e i suoi consigli e la "lotta" con il temibile storno ad aiutarla a riconoscere i suoi problemi, superare il dolore e riscoprire la capacità di amare.


Nel cast del primo film di Melfi c'era anche Chris O'Dowd nei panni del tollerante prete Geraghty. L'attore irlandese è un amico di vecchia data della McCarthy, affiancata ai tempi di Le amiche della sposa. Non ha bisogno di presentazioni Kevin Kline, attore da Oscar per il cult #Un pesce di nome Wanda. Ecco il cast principale di Il nido dello storno.


Il nido dello storno è stato girato tra l'agosto e il settembre del 2019, prima della pandemia, ma la produzione ha completato le riprese proprio durante l'emergenza sanitaria. La sceneggiatura di Matt Harris riflette quello che stava succedendo in quel momento nel mondo.


Sono sposato da 25 anni e da sempre mi emozionano le storie con personaggi che lottano per difendere le loro relazioni, con coppie che dall'interno cercano di salvare il loro matrimonio, perché si amano e sanno dentro loro stessi che vale sempre la pena combattere per quell'amore, vale sempre la fatica. Qualunque sforzo il legame richieda. Il nido dello storno è un piccolo saggio sul processo che si innesta e si porta avanti.


I primi due posti della top10 di questa settimana sono occupati da due produzioni proprie di Netflix: al comando della classifica troviamo infatti Intrusion, thriller sulla storia di una donna che cerca risposte dopo una tragica irruzione di alcuni uomini nella sua nuova casa, seguito da Il Nido dello Storno, forte della presenza nel cast di due star come Melissa McCarthy e Chris O'Dowd.


Un nuovo modello matematico spiega come i singoli uccelli di uno stormo regolano la loro velocità. Il modello, sviluppato dai ricercatori dell'Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si basa su diversi anni di dati sperimentali raccolti osservando gli storni in volo su Roma.


Il gruppo Collective Behaviour in Biological Systems (COBBS) del CNR di Roma ha costruito un database delle traiettorie di volo di uccelli e insetti, raccogliendo filmati provenienti da anni di osservazioni sul campo. Per quanto riguarda gli uccelli, i ricercatori hanno utilizzato un sofisticato sistema a tre telecamere poste su luoghi elevati di Roma, come i tetti dove gli storni fanno il nido, per catturare filmati ad alta risoluzione degli stormi mentre si muovono nel cielo.


Applicando metodi statistici ai dati delle traiettorie di volo, i ricercatori hanno scoperto1 che il comportamento collettivo degli storni può essere spiegato da un semplice modello, in cui ogni uccello vola a una velocità preferenziale di circa 43 km/h, quella che meglio si adatta alla sua struttura corporea. Il modello consente piccole variazioni intorno a questa velocità, ma impedisce variazioni maggiori, in modo che nessun uccello possa volare molto più veloce o molto più lento della velocità di riferimento. Il team ha utilizzato questa regola per creare un modello dello stormo in simulazione, verificando poi che i risultati erano simili a quelli osservati nei filmati degli uccelli reali.


Il periodo riproduttivo dello storno inizia in aprile. Il nido viene costruito su alberi, sporgenze di rocce, tetti, ecc. Le uova deposte dallo storno sono 5/6 covate durante il giorno da entrambi i genitori. I nuovi nati rimangono nel nido per circa tre settimane.


Si può anche chiedere: quanto dura un nido di uccelli? 22 giorni La cova dura infatti da 17 a 22 giorni e i piccoli rimangono indifesi nel nido per più di un mese prima di poter volare dietro ai genitori.


Rivolgersi ad un servizio comunale se è in una zona inaccessibile. Infine, se il nido di uccelli si trova in una zona inaccessibile, e non sappiamo come fare per rimuoverlo, ci si può rivolgere al servizio comunale, per un loro intervento che oltre alla rimozione, prevede anche il posizionamento in un'area protetta.


Riguardo a questo, perché i merli abbandonano il nido? I nidicoli abbandonano talvolta il nido prima di essere pronti a volare. Questo comportamento lo si osserva ad esempio nel merlo. Per questo può capitare di trovare questi piccoli apparentemente abbandonati, mentre in realtà si nascondono semplicemente nei pressi del nido dove vengono ancora nutriti dai genitori.


Foglie, piume, erba, muschio, ogni specie ha il suo, dallo straordinario nido del pendolino, vero capolavoro di ingegneria ed equilibrismo, ai più classici nidi di rondine: tutti i segreti sui nidi degli uccelli.


Mentre Lily è in lutto per una perdita, un combattivo storno si annida accanto la sua casa. L'esuberante uccello la schernisce e la attacca. Lily comincia a soffrire ancora di più. Nel suo tentativo di scacciare lo storno, però, riscopre la volontà di vivere e la capacità di amare....fonte trama Il nido dello storno streaming


Lo storno nutre i suoi piccoli esclusivamente con insetti. preferisce nidificare il luoghi elevati, anche fino a 15 metri, sulle case, tra gli alberi, sulle scogliere, si adatta a fare il nido al suolo se non trova cavità.


Il fenomeno è ciclico dell'autunno, ma quest'anno particolarmente visibile per effetto, probabilmente, dell'ottobre straordinariamente caldo, che ha tenuto in vita molti insetti, fornendo quindi cibo abbondante per lo storno, favorendo il suo moltiplicarsi e creando così enormi stormi, anche di migliaia di uccelli, ...


Il passero comune nidifica in cavità di muri e su alberi o piloni, spesso associato alla passera mattugia o allo storno. Effettua 2-3 covate annue a partire da aprile. La femmina depone 5 uova, alla cui incubazione provvedono entrambi i genitori per 10-14 giorni. 041b061a72


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